"Il giorno dell'appuntamento col bilancio della tua vita generalmente non è un bel giorno. E non tanto perché il cielo si fa un po' più grigio... quanto perché tu ti fai un po' più schifo.
Dunque: il lavoro, l'impegno sociale, morale, civile, la salute. Non resta che l'amore, la sfera degli affetti, dei sentimenti, che forse è la cosa che conta di più, e poi, quella almeno, ce la scegliamo da noi… un disastro!
[...]
Ma se si fallisce sempre, ci sarà una ragione. Dov'è che si sbaglia, eh?
Ma perché l'errore si ingigantisce? Dev'essere un po' come quando a scuola facevamo le equazioni algebriche. Cioè, tu fai uno sbaglietto,una svista, un più o un meno, chi lo sa... È che poi te lo porti dietro, e nella riga sotto cominci già a vedere degli strani numeri. E dici: va be', tanto poi si semplifica. E poi numeri sempre più brutti, più grossi, sgraziati anche. Addirittura enormi, incontenibili, schifosi.
E alla fine: x = 472.827.324, fratto radice quadrata di 87.225.035 + c
E ora prova un po' a semplificare!
Non c'è niente da fare. La matematica deve avere una sua estetica:
x =2"
Caro Giorgio, condivido pienamente
Bello lo spettacolo teatrale, tremendamente attuale...
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In questo infausto giorno nel quale invecchio inesorabilmente (e ti perdono per non avermi chiamato per farmi gli auguri hihihihi), mi ritrovo a pensare che questo post sia il tuo regalo per me.
RispondiEliminap.s. questo commento è stato pensato l'11 febbraio.
il mio invece è pensato oggi, 12 febbraio...sì, quando penso a te e Andy (oggi nella fattispecie, auguri per il 6° anniversario di cui mi sento "responsabile") potrei veramente far tornare un
RispondiEliminax=2
probabilmente è l'ironia della sorte: a te a liceo non tornavano gli studi di funzione, io ero il genio della matematica...tu applicazione, io teoria!