giovedì 7 gennaio 2010

Cusco

Che dire della città di Cusco e del distretto...sapevo già che, da sola, guadagna tramite il turismo più che l'intero Perù e che riceve sovvenzionamenti statali per il restauro più che tutte le altre 24 regioni peruviane messe assieme....
Sarà per questo che mi sembrano ancora più evidenti i contrasti sociali? Il centro storico pieno zeppo di turisti "danarosi" e di gente che chiede l'elemosina? Di bambini lustrascarpe e nonnine che tessono ai lati delle strade con l'intelaiatura attaccata ai piedi?
La città effettivamente è la più bella che abbia visto finora, pulita, ordinata, con i monumenti in pietra, con le chiese cattoliche -ricoperte di pan de oro- costruite sui siti dei vecchi templi inca parzialmente demoliti così da
-distruggere il tempio pagano
-approfittare della sacralità del luogo, già conosciuto dai nativi
-utilizzare le fondazioni preesistenti e le pietre del tempio demolito, aggiungerei io...
Ma nonostante tutto, la gente del luogo crede e confida ancora nella Pachamama...ha fatto una religione shakerata tutta sua!
L'esempio più bello di tutto questo è la Chiesa di Santo Domingo, ex Koricancha
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il trilite diventa arco?

2 commenti:

  1. Non tutti credono alla pachamama neanche ai Dei Inca. Comunque il turismo che non viene studiato prima di essere avviato fa che la gente chieda soldi per la strada, meglio chiedere un euro o un dollaro che spaccarsi le spalle per 50 soles al giorno quanto va bene (1 euro=4 soles).

    Gli incas non avevano bisogno dell'arco, utilizzarono "nichos trapezoidales". Si tieni in conto che è stata una cultura che si è svillupata tutta sola in mezzo alle ande credo che sono stati molto bravi...

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  2. ma certo, mi piaceva l'opposizione dell'arco Hispanico col trilite inca

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